Au197Sm

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Il 29 Giugno 2018, Au197Sm ha presentato la sua collezione “Couture collides nanotechnology” introducendo materiali preziosi con la “Fusione ad Ultrasuoni” attraverso un processo coperto da brevetto internazionale, fondendo l’oro 24 carati ad altri metalli preziosi con altri tessuti, come la seta, il cady e il jersey, creando profili e rifiniture dal design molto contemporaneo, alterandone la composizione. Tessuti gold effetto carta, sono realizzati senza trama e ordito, arricchiti da decorazioni in nylon e plexiglass. Per gli accessori, il focus è puntato sulle “Shoekers”, applicazioni che s’indossano sopra le sneakers proponendo un luxury-street, realizzate in pelle ricamata di “trasparent sequins”. La palette colori spazia dal bianco, al nero alla menta liquirizia e al rosa.

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“Bijou e Gioielli….Km 0….Kilometro Italy”-Altaroma

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Il 29 Giugno 2018, nello storico book bar “Salotto 42” in Piazza di Pietra a Roma, l’Officine dei Talenti Preziosi, un’associazione no profit nata per volontà della docente di gioiello, Marina Valli, figlia di Giovanni Battista Valli, designer di Bulgari dal 1945, ha presentato la mostra di gioielli  “Bijou e Gioielli….Km 0….Kilometro Italy” scegliendo come location la meravigliosa Piazza di Pietra nell’ambito di Altaroma in Town. Il  nuovo progetto Bijou e Gioielli , ha valorizzato la produzione artigianale del “made in Italy” di gioielli creati con materiali nobili quali argento e bronzo decorati con smalti, marmi e pietre preziose. Il tema della mostra rappresenta il “Punto di partenza di tutte le strade consolari che a raggiera si aprono verso il mondo, punto da cui parte il futuro con la consapevolezza delle proprie radici e dalla valorizzazione del patrimonio culturale e artistico di Roma. Insieme a Marina Valli e Gioia Capolei, Presidente e Vice Presidente dell’associazione OTP, hanno partecipato alla mostra con le loro creazioni le seguenti designer: Valentina Allotti, Laura Arnofi, Barbara Consoni, Christel Deliège, Gabrielle Delille,Debora Di Berardino, Lina Di Matteo,Studio Brattolo di Giorgia Di Simone, Emera Gioielli, Marina Ettorri, Elisa Marcantonio, Orietta  Montanari, Sabrina Pancot, Susanna Papini, Angela Pezzino, Patsa di Patrizia Santamaria, Flavia Servietti, Lorella Verrillo.

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“Miahatami”-Altaroma

"Miahatami"

Il 29/giugno/2018 negli studi di cinecittà “Miahatami”, vincitrice del secondo premio nella categoria pret-à-porter di “Who Is Next 2016″,ha presentato la collezione P.E.2019, ispirata alla femminilità e sofisticazione delle donne Iraniane e all’eroina ” Le mille e una notte”.Ricercatezza nelle forme e nelle lavorazioni, pieghe a ventaglio, ricami in paillettes lavorati a rilievo creano disegni geometrici che ricordano gli antichi tessuti Persiani. Gli abiti hanno linee pulite e caste che attraverso la sovrapposizione di tessuti e indumenti, ispirate all’abbigliamento tradizional-popolare, sono state rivisitate per creare look sofisticati e molto delicati. Sperimentazione e mix nei materiali, seta, lino nei tessuti e cotoni trasparenti creano un look estremamente raffinato e celebrano il cambiamento e passaggio dalle proibizioni alla libertà rappresentando la donna come “Icona, Madre e Lavoratrice”.

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“Factory 2018”

"FACTORY 2018"

Lo scorso 27 Giugno, l’Accademia di Costume e Moda ha inaugurato il “Factory2018” nella suggestiva sede in “via della Rondinella” durante la settimana della moda organizzata da Altaroma, esponendo in un allestimento inedito i lavori dell’A.A. 2017/2018 i progetti”Industry” e “Personal” di Costume, Moda, Accessory, Ricerca, Design, Prototipazione e Prodotto. L’Accademia di Costume e Moda fu fondata da Rosanna Pistolese nel 1964, vanta di una lunga tradizione e competenza nella formazione dei giovani Designer di Moda, Costume e Accessori. Oggi è l’undicesima scuola migliore nel mondo e la seconda in Italia secondo la classifica del “Business of Fashion”

Valentino@Factory 2018

AltaModa Master’s students “Industry project” for@Maison Valentino

Di seguito sono pubblicate le foto del meraviglioso “Factory 2018”, un evento molto interessante dal punto di vista organizzativo, curato in ogni dettaglio nell’allestimento in cui sono stati esposti i lavori degli studenti dell’Accademia, che sintetizzano l’esperienza e il background culturale di questa grande scuola diventata oggi un’istituzione nel centro storico di Roma.

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Sylvio Giardina “Lovers” A.I. 2018-2019

La collezione “Haute Couture A.I.2018-2019 Lovers” di Sylvio Giardina, è stata presentata il 28 Giugno 2018 negli studi di cinecittà durante le sfilate dell’alta moda organizzate da Altaroma. “L’Amore” è il tema a cui si ispira, il desiderio di apparire unici agli occhi del proprio amato, creando un rapporto simbiotico. Tra le figure leggendarie che hanno segnato la nostra epoca, ricordiamo i grandi amori di Yves Saint Laurent e Pierre Bergé, Picasso e Dora Maar, Pier Paolo Pasolini e la Callas. I capi di questa collezione sono unici e irresistibilmente affascinanti, coniugano l’alta professionalità artigianale con l’estro creativo in un mix di forme fluttuanti e geometriche in taffetà, chiffon,organza tripla, duchessa e tulle, impreziositi con plissé, rouches e fiocchi. La palette dei colori ha giocato sul contrasto “Black and White”, verde petrolio e lilla, per poi arrivare ai delicati colori pastello. Il finale della sfilata si è concluso con l’abito da sposa, rendendo omaggio alle passerelle novecentesche dell’haute couture.

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“A.I.RE-Action”- A cura di Clara Tosi Pamphili e Alessio De Navasques

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A.I.RE-Action

A.I.RE-Action Exhibition, a cura di Clara Tosi Pamphili e Alessio De Navasques, è stata allestita negli studi di cinecittà, nel periodo compreso tra il 28 giugno 2018 e il 1 luglio 2018, nell’ambito di Altaroma. All’interno dell’esposizione è stato ricreato un campo base per artigiani tecnologici che lavorano per reinventare la moda con capi ibridi e mutanti. Il tema principale a cui si è ispirata la mostra è “l’Emergenza”, uno stile postmoderno che coniuga “maestria artigianale e sperimentazione” generando nuovi capi di abbigliamento “Mutant-Technology”.

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Progetto “Showcase”

011 EYEWEAR 
ADELAIDE C. 
ADRIANHATS 
ALESSANDRA GIANNETTI
AROMA30 
CATERINA MORO 
FASE FACTORY 
GAETANO POLLICE 
GAIA 
GIULIA BARELA JEWELRY
IRMA CIPOLLETTA 
ITALO MARSEGLIA 
MARTINA CELLA 
MONICA CAMPRI 
MORFOSIS 
OBLIGÉ 
POKEMAOKE 
SUPERMARKET BAG 
THE DOTS 
UNA SERA
APNOEA
BAV TAILOR
CARDILLO_design
CECCHI DE ROSSI
DAVIDE GRILLO
GERLANDO DISPENZA
HUMA SUNGLASSES
LAETITIA
LAMPERTI MILANO
LIDO
MARCO PROIETTI
MARIA LAMANNA
MICHELE CHIOCCIOLINI
NOSHI
ROI DU LAC
ROSEMARI
STMA
VALENTINA L FONTANA
VIRGINIA SEVERINI
VISONE
6229
ANNIE
ANTONIO MARTINO
ASCIARI MILANO
CHIARAPERROT
COOLT
ESSERE
FEDERICA TOSI
FEDERICO CINA
IURI
LA DÉBRAILLÉE 
LEDEFF 
MIAHATAMI 
MOQETTE 
MY GOLDEN CAGE 
NICO GIANI 
NINAEL 
ROBERTO DI STEFANO 
SYLVIO GIARDINA 
TIZIANO GUARDINI
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“Il giro del Mondo in 80 abiti” dell’Accademia Maiani

L’Accademia di moda Maiani, il 28 Giugno 2018, nell’ambito dell’alta moda romana, ha presentato “Il Giro del Mondo in 80 Abiti”. La mostra è stata allestita al Planetarium di Roma. Ispirata al romanzo di Julio Verne ” Il giro del Mondo in 80 Giorni”. Attraverso l’esposizione di questi 80 abiti viene narrato un avventuroso viaggio immaginario che ci porta indietro nel tempo in un cammino ricco di tradizioni, culture, tessuti e colori, catapultandoci nel cuore dei vari continenti. Si parte dalla vecchia Europa, dall’Inghilterra, terra di regalità e trasgressione, rappresentata da una giacca dal collo asimmetrico per poi passare per la Francia che declina i colori della sua bandiera in giochi di righe. Si passa poi per la Spagna caratterizzata da architetture immaginifiche di Gaudì con una tuta composta da intagli di pelle colorati, per poi arrivare in Italia rappresentata dal suo abito di organza a Cupola, ispirata a San Pietro, sostenuto da un’architettura in rilievo di cordoni e intarsi.

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Poi c’è l’Austria con abiti dalle lunghe gonne costruite con spartiti e chiavi di violino in tessuto inamidato e pieghettato, per arrivare in Germania con un lussuoso abito grigio perla e nero dal corpetto geometrico e da rigidi godé, raccolti in un grande fiocco, per passare poi in Olanda con l’abito trasformabile del corpetto blu di lunghi petali su una gonna grigio perla decorata da ricami e pieghe. Poi passiamo per il Lussemburgo con il suo abito cangiante e ramato da gran sera dall’enorme drappeggio.Poi c’è la Serbia con l’abito rosso, confezionato con tessuti di tappezzeria a patchwork che seguono i motivi modulari tipici delle antiche architetture. La Russia gioca con abiti di lana cotta decorati. La Lapponia evoca tra intrecci di licheni le suggestioni boreali, la Groenlandia il ghiaccio cristallizzato in tessuti modellati da forme scultoree, la Cina con abiti essenziali valorizzati da stampe stilizzate, il Giappone con i suoi eleganti Kimoni, l’India esalta lo splendore dei tessuti nell’oro e nella purezza di bianche organze ricamate. Poi c’è l’Australia, caratterizzata da forme essenziali e colori della terra, tessuti grezzi, effetti di roccia stratificata ottenuti con tecniche pittoriche. Passiamo poi per il Venezuela con look moderni impreziositi con antichi ricami di perle bianche e nere, per poi arrivare in Perù che rivisita in chiave contemporanea la civiltà Maia, imprimendo su abiti di pelle formule misteriose. Passiamo poi per il Brasile, con tessuti Chanel modernizzati con nastri e decori Carioca.

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poi c’è il Messico in cui vengono coniugati la vita e la morte in una grande festa dai colori forti, rappresentati da due sposi, lei con una ricca gonna  portafoglio, blu notte indossata sotto un prezioso corpetto di pizzo Macramè, lui con pantaloni doppi georgette sopra quelli realizzati da piccoli quadrati ad uncinetto. Poi c’è lo stile Newyorkese con pantaloni palazzo decorati con specchi, come i suoi grattacieli. Arriviamo in Africa, rappresentata da vestiti realizzati con materiali naturali come le lamine di legno con richiami legati alle variopinte etnie, passiamo poi per il Madagascar con sovrapposizioni di tessuti e colori che richiamano le sue foreste, per poi approdare nei meravigliosi Paesi Arabi con mantelle in seta ramata e abiti drappegiati dai colori coloniali, per arrivare poi all’Incontro delle Religioni, l’abito mostra il bombardamento di Guernica, il Muro del Pianto, l’interno di una Moschea e un particolare del Giudizio Universale. Come unico accessorio la citazione di madre Teresa di Calcutta impressa sul collo :” La vita è la vita. Difendila”.

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“Creative District”@Progetto di Antonio Falanga e Grazia Marino- Altaroma in Town

Giovedi 28 Giugno 2018 nell’esclusivo Chiostro dell’Angelicum è stata presentata la IV Edizione del progetto “Creative District” organizzato dal fashion producer Antonio Falanga e dalla brand manager Grazia Marino, durante la settimana della moda organizzata da ALTAROMA in Town. Hanno sfilato in passerella gli abiti di Gian Paolo Zuccarello, Asia Neri by Irene Mattei, Aline Oliveira, Antudo, Dàvorin Cordone e Sosud Ouverture.”Madaleine” è la collezione Haute Couture 2018-2019 di Gian Paolo Zuccarello. E’ inspirata ad una ballerina molto ambiziosa del Moulin Rouge che vuole conquistare Parigi con importanti abiti realizzati con tessuti molto pregiati, cachemire puro, velluti di seta, mikado di seta, chiffon, pizzi, cristalli e paillette in colori dalle tinte forti e decise.

 

 

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La collezione Haute Couture 2018-19 di Asia Neri by Irene Mattei s’inspira alle stravaganze e anacronismi della Spagna del XVII secolo. Gli elementi simbolo del periodo come mantelle e bustini, panier sottogonna, cappe e cappotti in velluto, broccati e damascati decorati con frange e nappe vengono interpretati in versione moderna in importanti creazioni sartoriali teatrali.

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Aline Oliveira s’inspira agli anni 80, presentando nella sua collezione di Alta Moda 2018-2019 delle creazioni fortemente stravaganti con vita alta, spalle esagerate, pieghe, drappeggi, maniche bombate, tailleurs e gonne aderenti, realizzati in cashmere, in velluto, in lana rasata, in organza tripla e cangiante, in cady di seta e preziosi ricami Swarovski, scegliendo colori dalle tinte forti come il viola, il lilla, il rosso, il bordeaux, il blu e il nero.

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La collezione di Antudo “The Lost Beauty” racconta la ricchezza e la bellezza del Mezzogiorno di un tempo. La donna di Antudo, elegante e forte, orgogliosa delle sue origini siciliane, indossa abiti dai tagli e volumi imperiali, in tessuti naturali di seta, organza, viscosa e cotone.

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Il giovanissimo Dàvorin Cordone presenta ad altaroma la sua prima capsule collection “Empowering Beauty” composta da capi sartoriali che vogliono restituire alla donna il “potere”, facendo un viaggio indietro nel tempo, precisamente nel XVI secolo vengono studiate forme con stili e colori di forte impatto visivo. La palette dei colori è prevalentemente cupa, adatta a vestire una donna molto raffinata.

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Sosud Overture è il progetto nato dalle sorelle Alessandra e Roberta Carrozzo, acquisito in licenza dalla ALL IN ONE FASHION LTD. La collezione P/E 2019 di alta moda di Sosud è inspirata ai colori del Salento.I tessuti sono fluidi, i volumi molto ampi, e le stampe batik con fenici e fiori stilizzati sono uno dei punti forti della collezione.

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Partendo dall’alto sono pubblicate le foto della sfilata di Gian Paolo Zuccarello- Asia Neri by Irene Mattei-Aline Oliveira-Antudo-Davorin Cordone-Sosud by Mario Costantino Triolo

 

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ACCADEMIA COSTUME E MODA “FACTORY 2018”

Lo scorso 27 Giugno, l’Accademia di Costume e Moda ha inaugurato il “Factory2018” nella suggestiva sede in “via della Rondinella” durante la settimana della moda organizzata da Altaroma, esponendo in un allestimento inedito i lavori dell’A.A. 2017/2018 i progetti”Industry” e “Personal” di Costume, Moda, Accessory, Ricerca, Design, Prototipazione e Prodotto.

FACOTY2018COSTUME

Allestimento del Factory 2018

L’Accademia di Costume e Moda fu fondata da Rosanna Pistolese nel 1964, vanta di una lunga tradizione e competenza nella formazione dei giovani Designer di Moda, Costume e Accessori. Oggi è l’undicesima scuola migliore nel mondo e la seconda in Italia secondo la classifica del “Business of Fashion”. Di seguito sono pubblicate le foto del meraviglioso “Factory 2018”, un evento molto interessante dal punto di vista organizzativo, curato in ogni dettaglio nell’allestimento in cui sono stati esposti i lavori degli studenti dell’Accademia, che sintetizzano l’esperienza e il background culturale di questa grande scuola diventata oggi un’istituzione nel centro storico di Roma.

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